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Proteggersi da Alzheimer e malattie degenerative. La dieta che fa bene al cervello

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Messaggio  Neytiri Ven Gen 08 2010, 22:38

La ricchezza in determinati polifenoli e acidi grassi aumentano il numero e la differenziazione delle cellule staminali cerebrali. Almeno nei topi

Premessa: quello che segue è vero nei topolini da esperimento. Non è ancora certo che accada proprio lo stesso nell'uomo, anche se molti sono pronti a scommetterci: secondo uno studio pubblicato dal Journal of Alzheimer's Disease, una dieta ricca di polifenoli e di acidi grassi polinsaturi sarebbe in grado di «risvegliare» le cellule staminali cerebrali, stimolandole a moltiplicarsi e differenziarsi dando origine a nuovi neuroni. Con un effetto positivo sulle funzioni del cervello, che risulterebbe così protetto dalle demenze e dall'invecchiamento in generale.

STAMINALI – Un passo indietro: di polifenoli sono ricche frutta e verdura, la frutta secca, il tè, il vino, l'olio d'oliva; gli acidi grassi polinsaturi abbondano nel pesce, ma se ne trovano anche in diversi vegetali (dalla soia alle zucche). Di entrambi si è parlato spesso bene, ora un gruppo di ricercatori dell'Università Autonoma di Barcellona ha deciso di mettere alla prova un mix di polifenoli e acidi grassi polinsaturi su alcuni topolini da esperimento. La molla, un motivo ben preciso: un'azienda iberica, La Morella Nuts, ha messo a punto una «crema» (brevettata) fatta a partire da frutta e noci disidratate, cocco, oli vegetali e farine ricche di fibre che ha già dimostrato di ridurre colesterolo e ipertensione e di cui ora si sono voluti vedere gli effetti sul cervello. Nello specifico sulla neurogenesi, il processo di formazione e crescita di nuovi neuroni che fino a qualche anno fa si pensava impossibile durante l'età adulta: oggi sappiamo invece che esistono nel cervello piccole riserve di cellule staminali che possono dar luogo a nuovi neuroni, a cui i ricercatori guardano con la speranza di poterle usare per prevenire o magari curare la degenerazione cerebrale legata all'invecchiamento o a malattie come l'Alzheimer. La crema a base di polifenoli e acidi grassi può risvegliarle?

TOPOLINI – I ricercatori hanno diviso i loro topolini in due gruppi, uno nutrito con una dieta standard, l'altro con la dieta standard a cui veniva aggiunta la crema; il trattamento è durato 40 giorni, l'equivalente di cinque anni umani. Dall'analisi del cervello dei topini, la scoperta: il mix di polifenoli e acidi grassi aveva aumentato il numero delle cellule staminali presenti in bulbo olfattorio e ippocampo (un'area del cervello importantissima per la memoria); in più, cresceva la quantità di cellule nuove e differenziate e parevano rafforzate le reti nervose compromesse dai processi neurodegenerativi e dall'età avanzata. La crema di polifenoli e acidi grassi è stata provata anche in vitro, somministrandola alle cellule prima di indurvi un danno ossidativo in grado di uccidere il 40 per cento delle cellule in coltura (con acqua ossigenata o con la proteina beta-amiloide, quella che forma le placche tipiche dell'Alzheimer): l'effetto benefico è risultato evidente anche stavolta, perché il mix riusciva a proteggere parzialmente o perfino del tutto dalle lesioni.

TRAUMA – I dati degli spagnoli suggeriscono che a tavola (magari con un aiutino da parte della crema del loro sponsor) si possa far molto per proteggere il cervello dai danni del tempo e delle malattie neurodegenerative: molti studi hanno ipotizzato un effetto positivo anche nell'uomo, dove finora però nessuno ha mai dimostrato un risveglio delle staminali grazie a polifenoli e acidi grassi polinsaturi. Vedremo se qualcuno proverà a verificarlo, intanto un altro studio appena pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences ha dimostrato che ulteriori elementi della dieta possono aiutare il cervello, stavolta per riprendersi dopo un trauma cranico. In questo caso si parla di aminoacidi coinvolti nella sintesi del glutammato, un trasmettitore cerebrale i cui livelli calano dopo traumi cranici: gli autori della ricerca hanno verificato, nei topolini, che gli aminoacidi assunti attraverso la dieta possono aiutare a ripristinare le scorte di glutammato, migliorando il recupero cognitivo dopo il trauma. Di nuovo, però, tutto da confermare nell'uomo.

Elena Meli
08 gennaio 2010[b]

Neytiri
Ospite


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Proteggersi da Alzheimer e malattie degenerative. La dieta che fa bene al cervello Empty Prevenzione Alzheimer: una dieta ci può aiutare Prevenzione Alzheimer: una dieta ci può aiutare

Messaggio  PhiSalut Lun Dic 27 2010, 22:52

Le probabilità di ammalarsi di Alzheimer possono essere ridotte attraverso una dieta ricca di pesce, pollo, frutta, verdura e noci.

L’alimentazione influisce sulla vulnerabilità a questa malattia e una dieta a base solo di carne e burro aumenta il rischio di ammalarsi.

Queste sono le considerazioni emerse da uno studio condotto dalla Columbia University di New York (USA) e diretto dal dottor Nikolaos Scarmeas e pubblicato su “Archives of Neurology“.

La ricerca ha analizzato 2.148 soggetti di 65 anni, studiandone salute ed abitudini alimentari per 4 anni.

Al termine del periodo di studio, gli scienziati hanno appurato come una dieta ricca di pesce, noci, pollo, frutta e verdure ( in particolare broccoli, cavolfiori, carote, lattuga etc) e povera invece di carne rossa e burro fosse in grado di diminuire le probabilità di ammalarsi di Alzheimer del 38%.

Il motivo, spiegano i ricercatori, va ricercato nell’assunzione di acidi grassi (saturi, i monoinsaturi, gli omega-3 e gli omega-6) vitamine (in particolare la E e la B12) e folati che questo tipo di dieta propone e che previene l’insorgere della malattia.

PhiSalut
Ospite


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Proteggersi da Alzheimer e malattie degenerative. La dieta che fa bene al cervello Empty Dieta mediterranea per prevenire Alzheimer e Parkinson

Messaggio  PhiSalut Lun Dic 27 2010, 22:53

Gli alimenti base della dieta mediterranea sono la cura migliore per vivere a lungo e in piena salute.

Pasta, olio d’oliva, pesce, frutta e verdura sono alimenti che assicurano benessere.

Uno studio condotto da ricercatori dell’università di Firenze ha evidenziato come una dieta a base di questi alimenti è in grado di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, dell’insorgere si tumori, e di malattie come Parkinson e Alzheimer.

PhiSalut
Ospite


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Proteggersi da Alzheimer e malattie degenerative. La dieta che fa bene al cervello Empty Re: Proteggersi da Alzheimer e malattie degenerative. La dieta che fa bene al cervello

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